
Credits
Testo e Regia: Noemi Giulia Fabiano
Cast: Chiara Esposito, Carolina Franco, Svetlana Giacchetti, Andrea Grattagliano, Rosaria Visone.
Scenografie e Disegno luci: Serenella Coscione
Rassegna stampa
- Crowdfunding Lady Tourette in Tour
- Presentazione progetto al Wired Next Festival 2019 di Firenze (dal minuto 19:25);
- La Stampa – Torino;
- Vanity Fair;
- Intervista Theatron 2.0 a Noemi Giulia Fabiano
- Intervista Ability Channel a Noemi Giulia Fabiano
- Intervista Teatromania a Noemi Giulia Fabiano
Trama
Quando hai sedici anni e da dieci convivi con la Tourette la vita assume forme e colori decisamente fuori dal comune.
Così Mike, studente, innamorato del pianoforte avverte il mondo in cui vive un tantinello distante da come vorrebbe, dal momento che la sua sindrome si diverte a complicargli le cose molto più di quanto non faccia già l’adolescenza.
Una notte, dopo un infelice insuccesso amoroso, Mike si ritroverà a fare i conti con il sonno, la propria indigestione e soprattutto con l’immensa, invadente, dinamica Lady Tourette, composta da ben quattro attrici.
Umano vs sindrome.
Avranno un bel po’ da dirsi e il modo migliore per farlo sarà intraprendere un viaggio insieme.
Teatro, danza, canto e una buona dose di sarcasmo connotano Lady T. e sono anche i principali linguaggi che utilizziamo per… dire qualcosa.
Note di regia
Insomma, perché dovreste vedere Lady Tourette!?
Diciamoci la verità, perché dovreste andare a teatro a vedere noi, perfetti sconosciuti, facce poco note, voci poco udite?
Io penso un fatto: noi non stiamo facendo nessuna rivoluzione.
Non abbiamo interesse a mettere in scena i nostri personali egocentrismi, perché in questo progetto non si parla di noi.
Si parla di qualcosa altro, ATTRAVERSO di noi, ma è diverso.
Dietro questo progetto ci sono mesi di interviste a persone, soprattutto ragazzi, che hanno scoperto di avere una sindrome e non sapevano come gestirla.
Ci hanno offerto un pezzetto delle loro vite e noi con immenso rispetto e responsabilità ce ne siamo presi cura. Abbiamo studiato cosa fosse questa Tourette, aperto manuali, consultato specialisti, per imparare, per capire prima di parlare, ma nessun manuale possiede l’eco di chi la Tourette la vive.
Quindi è uno spettacolo per ragazzi?
Quindi è uno spettacolo per Tourettiani?
Io non mi faccio problemi di etichette: è uno spettacolo che parla di questo, ma anche tanto altro: di innamoramento, di ansia da prestazione, di fumetti, di musica, di solitudine, di neurologia e stregoneria, di gelato (perché il teatro “avessa essere universale”, offrendo molteplici chiavi di lettura, non riservato ai cristiani piuttosto che ai musulmani, ai Proustiani piuttosto che a nonna Filippa, ai partigiani e non alle vostre mamme e viceversa).
Parla di tanto, senza prendersi eccessivamente sul serio e senza annegare nelle nostre profonde reticenze.
È teatro.
E lo abbiamo fatto senza nessun calcio nel sedere, ma solo con le nostre forze, le nostre capacità, la spontanea e speciale collaborazione con l’ AIST Associazione Italiana Sindrome di Tourette e naturalmente con la GiuliArt Accademia di Danza, un luogo unico dove accadono quotidianamente teatro, danza, canto e umanità. Fine.
E a chi dice che siamo degli illusi dedico la concretezza di questi mesi, vivi e vibranti, e dei prossimi, perché la semina farà la sua parte!